Domande frequenti

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La normativa vigente assegna come massima area coperta da un rivelatore lineare di fumo 1600mq con una fascia laterale massima di 15m.

Si, il rivelatore lineare sia a barriera che a riflessione, può essere installato in posizione verticale. E’ importante che per quello a barriera sia il trasmettitore che il ricevitore siano in posizione verticale, mentre per quello a riflessione dovranno essere concordi la posizione del rivelatore con quella del riflettore.

I nostri rivelatori hanno una lunga durata. Essi possono funzionare senza problemi anche per decenni. In ogni caso consigliamo sempre dopo i dieci anni di funzionamento, una accurata verifica ed eventualmente di sostituire l’elemento di trasmissione.

Per i rivelatori da installare a quote intermedie consigliamo i nostri rivelatori a barriera (RK100B – RK200B) che sono dotati di un doppio sistema di rivelazione: ad oscuramento classico e a turbolenza. Quest’ultimo è molto utile in quanto rivela precocemente il passaggio delle nubi di fumo dal pavimento al soffitto. L’installazione deve essere eseguita sfruttando i piccoli spazi liberi esistenti lungo l’asse longitudinale delle scaffalature. La regola da seguire per una corretta installazione è la seguente: se la linea ideale che intercorre fra la lente del TX ed RX è priva di ostacoli, il sistema funziona correttamente anche se il raggio attraversa spazi ristretti.

I rivelatori lineari devono essere installati rispetto al piano di copertura, entro il 10% dell’altezza del locale. Se gli elementi sporgenti dal soffitto, costringono l’installazione dei rivelatori oltre il 15% dell’altezza del locale, in questo caso è necessaria l’adozione di un rivelatore addizionale (norma UNI 9795).

La scelta va eseguita in funzione dei seguenti criteri:
– distanza ottica fra le opposte pareti. Per distanze superiori a 100m devono essere scelti i rivelatori a barriera. Per distanze minori di 100m vanno bene anche i rivelatori a riflessione
– elementi installati a soffitto come tubi, linee di luce, ecc. In questi casi se si usano rivelatori a barriera la regola da seguire è la seguente: se la linea ideale che intercorre fra la lente del TX e RX è priva di ostacoli, il sistema funziona correttamente anche se il raggio passa vicino ad elementi sporgenti dal soffitto. Se si usano rivelatori a riflessione è necessario che, rispetto all’asse del raggio ottico che collega il rivelatore con il suo riflettore, l’elemento sporgente sia lontano almeno 50 cm.

Si è possibile. E’ necessario però che la distanza fra l’asse del raggio ottico e l’asse delle linee luce si almeno di 60 cm.

Per i rivelatori a semiconduttore la vita massima dei sensori è di 8 anni, per i sensori catalitici la vita massima è di 5 anni, per i rivelatori elettrochimici la vita varia a seconda del gas ma è comunque compresa ad 1 a 3 anni.

I rivelatori di gas vanno installati a 50 cm dal soffitto per i gas più leggeri dell’aria (ad es. idrogeno, acetilene, ammoniaca, etere, gas di città, metano)- a 50 cm dal pavimento per i gas più pesanti dell’aria (acetone, alcool etilico, benzina, butano, gpl, propano)

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